Natale, regali e decorazioni da mangiare
L’importante, quindi, è non rimanere a stomaco vuoto. Il cibo nella tradizione culinaria natalizia italiana ha un ruolo fondamentale, è conviviale, riunisce, rallegra, appaga. C’è chi sceglie il pesce, chi la carne, chi punta al vegetariano ma l’importante è che la tavola sia sempre imbandita e che le tradizioni vengano sempre rispettate al meglio. Panettone, pandoro, struffoli, dal dolce al salato di certo non manca la varietà e il ricettario della nonna è sempre pronto a soccorrere chi scarseggia di idee.
Per chi vuole essere originale il cibo può fare anche da decorazione. Sui rami degli alberi di Natale spuntano biscottini al burro o al pan di zenzero di tutti i formati, dal classico omino passando per alberelli, stelline e cuori, fiocchi di neve. Compaiono bastoncini di zucchero colorato, rivisitazioni di alberi di Natale realizzati direttamente con i biscotti o il panettone. Se i dolci a tema non mancano, non manca nemmeno la fantasia nell’assemblare il cibo. Infatti c’è chi ha realizzato alberi di Natale fatti di formaggi e salumi: ghiotti, belli da vedere e di breve durata ma portatori sani di endorfine. I forni emanano profumo di cannella, gli agrumi e le spezie formano ghirlande, centrotavola, segnaposto colorati e profumati.
Tutto si tinge di rosso e di oro, si accendono i fornelli, il grande giorno sta arrivando e la paura dei chili di troppo svanisce magicamente tra una flûte di champagne e una fetta di pandoro. Cin cin, tanti auguri, le mani che si stringono, gli abbracci nelle foto ricordo in cui il cibo va a suggellare il piacere e la gioia delle feste sempre odiate, criticate, attese, poi amate da tutti.
Foto di Federica Di Giovanni
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