Mangiare come un Presidente degli Stati Uniti
Il prossimo 8 novembre il popolo americano avrà un nuovo presidente, potrebbe essere Donald Trump o per la prima volta potrebbe essere una donna, Hillary Clinton. Rimangono ancora pochi giorni da trascorrere alla Casa Bianca a Barack Obama, attualmente al suo secondo e ultimo mandato. L’attuale presidente ha ribadito anche di recente il suo amore per la cultura italiana e il cibo, così come per il vino. Il cibo è stato protagonista di molti momenti della vita politica di Obama e al centro della campagna contro l’obesità che la first lady Michelle porta avanti da anni. La grande passione di Barack Obama per gli hamburger è diventata virale, al presidente intento a mangiare burger al fast food sono dedicate numerose pagine web e alcune seguono le tappe per consigliare gli stessi posti in cui è stato lui. Barack Obama è anche il protagonista di un incontro con lo chef Anthony Bourdain ad Hanoi, per l’occasione è stato istruito su come si mangiano i noodles, ma il presidente in uscita è anche un amante di salmone, pizza con olive e fontina (in particolare quella che preparano in una pizzeria italiana a Chicago), come snack preferisce gli anacardi con aglio e salvia. Per dessert ama il classico waffel belga, come drink il Black Cherry Iced Tea, che a quanto pare non è così semplice da trovare.
Il pubblico è molto curioso di scoprire cosa mangiano i potenti. Quello che dovrebbe essere un gesto anche piuttosto intimo negli ultimi anni è diventato un fenomeno da documentare a 360°, sfociando in una sorta di pornografia del cibo che, perlomeno, è riuscita a far emergere qualche informazione in più su un tema così vasto e spesso visto solo in maniera superficiale. Ma, tornando indietro nel tempo, cosa si apprezzava di più quando non c’era tutta l’offerta che oggi potrebbe avere a disposizione il 45° presidente degli Stati Uniti? Si torna indietro ai Padri Fondatori parlando del giorno del Ringraziamento, quindi il tacchino era la portata principale, circondato da zucca, cereali e frutta secca e riempito con diversi ingredienti, a seconda delle tradizioni locali.
George Washington, 1789
Cosa mangiava il primo presidente degli Stati Uniti d’America? I biografi lo associano sempre alle ciliegie, una sua grande passione insieme a frutta secca e pesce. George Washington era cresciuto in una fattoria con un bel frutteto e tanti animali, i suoi gusti erano semplici: amava bere Madeira e non faceva troppo caso alla dieta. Lui stesso avrebbe dichiarato che “un bicchiere di vino e un boccone di montone sono sempre i benvenuti”, riferendosi proprio al suo stile di vita molto spartano.
Abramo Lincoln, 1861
Questo presidente fu fondamentale nella storia americana, perché riuscì a porre fine alla schiavitù. Fu assassinato dopo la fine della Guerra di Secessione, durante la quale aveva sconfitto gli Stati confederati. Sulle sue preferenze in fatto di cibo sono state condotte molte ricerche, il pensiero prevalente sostiene che non provasse grande interesse, in effetti era molto impegnato su altri fronti. Caffè, uova e toast a colazione, a pranzo un biscotto e un bicchiere di latte in inverno e frutta in estate, pare che Abramo Lincoln adorasse il pan di zenzero ma la sua figura, almeno in quest’ambito, si confonde tra miti e leggende. Si dice anche che Mary Todd Lincoln, sua moglie, avesse gusti altrettanto semplici ma che tentasse di fare interessare il consorte al cibo. Non ebbe vita facile con un marito così disinteressato all’argomento, troppo impegnato a scrivere importantissime pagine di storia.
Franklin Delano Roosevelt, 1933
Caso unico nella storia degli USA, FDR fu eletto per ben quattro volte consecutive e fu una figura importantissima per la storia del Novecento. È celebre per il New Deal che fece uscire gli Stati Uniti dalla Grande Depressione, fu tra le figure fondamentali per la formazione delle Nazioni Unite e chiaramente ebbe un ruolo di rilievo durante la Seconda Guerra Mondiale, della quale però non vide mai la fine. Morì il 12 aprile 1945 e a succederlo fu Harry Truman, la guerra sarebbe poi finita il 2 settembre dello stesso anno. Il periodo in cui visse FDR di certo non fu celebre per la sua abbondanza, quando si collega questo presidente al cibo l’attenzione in realtà si sposta sulla figura della moglie, Eleanor. Nipote del presidente Theodore Roosevelt, amava molto il cibo tradizionale americano. Il presidente, invece, amava fare colazione da solo nella sua stanza, rigorosamente bevendo caffè, a pranzo preferiva mangiare di corsa seduto alla sua scrivania mentre a cena Eleanor preparava uova strapazzate, prosciutto, bacon o salsiccia. I tempi cambiavano e la moglie di Roosevelt aveva a disposizione anche i benefici apportati dall’elettricità. Pare che anche Eleanor non avesse particolare interesse per il cibo, ma ci teneva a trattare bene i suoi ospiti alla Casa Bianca, di certo si sa che FDR amava il caviale (che arrivava come omaggio dalla Russia) e il foie gras. Eleanor mangiava piatti leggeri, pesce e frutta, amava la crema di mandorle mentre Franklin preferiva la zuppa, in particolare quella di tartaruga. Entrambi adoravano i doughnuts (ciambelle fritte) a colazione o con il té, il presidente aveva una preferenza per le torte con la frutta, su tutte la apple pie.
John Fitzgerald Kennedy, 1961
Primo presidente cattolico, rimase in carica per soli tre anni, fino al momento in cui fu assassinato. Tutt’oggi quella di JFK rimane una delle figure più affascinanti della storia politica americana, il suo lavoro durante la Guerra Fredda lo rese protagonista di eventi storici di rilievo, dalla costruzione del muro di Berlino alla crisi missilistica di Cuba. Contrariamente ai suoi predecessori, John Fitzgerald Kennedy apprezzava sì la cucina americana ma più che altro a colazione. È notoriamente stato un grande appassionato di cucina francese insieme alla moglie Jacqueline, accogliendo quella che allora era una moda in continua crescita. A pranzo pare mangiasse zuppa, sandwich e frutta ma anche lui metteva i suoi impegni davanti a tutto il resto, tanto che spesso si dimenticava di mangiare ma non opponeva resistenza di fronte a una barretta di cioccolato. Amava mangiare in alcuni ristoranti di New York, dai quali si faceva impacchettare il cibo se c’era un volo da prendere. La figura di Jacqueline al suo fianco fu molto importante, la moglie si interessò concretamente alla cucina francese, avvalendosi dell’aiuto di alcuni chef ed esperti di settore. Tuttavia JFK non dimenticò mai le sue origini, tra i suoi piatti preferiti c’era la zuppa di pesce del New England, accompagnata magari da una birra fredda.
Con l’arrivo di Nixon i gusti presidenziali tornarono alla cucina americana, adorava i fiocchi di latte con il ketchup (!) ed era celebre la sua passione per il polpettone. Ronald Reagan, invece, seguiva una dieta a base di cereali e fibre, latte, caffè decaffeinato, muffin e toast, mantenendo come gli altri i gusti semplici legati alle sue origini. George Bush era famoso per il suo odio nei confronti dei broccoli (li aveva fatti bandire dal menu dell’Air Force One), Bill Clinton invece è un amante del fast food, di enchiladas e tacos, è uno dei pochi presidenti USA che hanno mostrato una vera e propria passione per il cibo, come aveva confermato anche la moglie.
Dopo tutto questo, non c’è da stupirsi se su internet fioccano articoli che raccontano cosa mangia l’uno o l’altro candidato e cosa fanno Donald Trump e Hillary Clinton durante la campagna elettorale che sta per concludersi. La Clinton segue la sua dieta con una forza di volontà invidiabile e durante i banchetti non cede mai alle tentazioni. Trump, invece, sostiene di aver perso diversi chili durante questa campagna, perché spesso ha rinunciato a pasti completi per concedersi qualche snack. In un’intervista ha dichiarato il suo amore per bistecca e patatine fritte e per uova e bacon, due grandi classici della cucina americana. In una foto dello scorso marzo lo vediamo a bordo del suo jet privato intento a mangiare burger e patatine del McDonald’s ma con “un’accortezza” sulla bibita: una Diet Coke. Clinton a colazione ama le uova strapazzate, per pranzo preferisce pollo in insalata o nel burrito, è un’amante dell’hummus e dei jalapeños crudi, Trump ama Oreo, gelato alla vaniglia e Coca Cola, in quasi tutti i suoi avvistamenti però sta mangiando un cheeseburger. Se è vero che siamo quello che mangiamo, ci troviamo di fronte a due personalità completamente diverse tra loro, nel caso non fosse già abbastanza evidente. A voi l’ardua sentenza sulla personalità del futuro leader USA.
Foto di Federica Di Giovanni
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