Piccolo caro trifoglio d’Irlanda
San Patrizio, patrono d’Irlanda, viene festeggiato – salvo coincidenze pasquali – ogni anno il 17 marzo. Pare che la celebrazione di questa figura sia stata fortemente voluta dal francescano e storico irlandese Luca Wadding.
Il tempo ha cambiato molte cose e sulla vita vera di San Patrizio verità e leggenda si intrecciano. Contrariamente a quanto accade di solito con le festività, quella dedicata a San Patrizio ha origini cristiane ma si può dire che nel corso del tempo sia stata “paganizzata”, soprattutto per l’influenza degli immigrati irlandesi, parte del popolo di viaggiatori a cui il Santo aveva dedicato la sua popolare benedizione. Una delle celebrazioni più note è quella di Boston, dove risiede una vasta comunità irlandese (niente paura, non sono tutti come i personaggi raccontati in “The Departed” di Martin Scorsese!). Un altro festeggiamento famoso è poi quello di Chicago, dove l’omonimo fiume per l’occasione viene colorato di verde, proprio come la birra.
Per gli irlandesi quella di San Patrizio è una figura molto importante anche e soprattutto per le leggende che lo circondano ma, al contrario di quanto si pensi, lui non era irlandese. Proveniva dal nord ovest dell’Inghilterra ed ebbe una vita peculiare: a 16 anni fu rapito insieme alla sorella dagli uomini del re Niall dei Nove Ostaggi e poi schiavizzato. Riuscì a fuggire e a ricongiungersi alla famiglia solo dopo sei anni, trascorsi ad allevare pecore e maiali. In quel periodo Maewyn Succat – questo era il suo nome – non era religioso ed anzi in seguito, quando iniziò il suo apostolato, si vergognò molto del suo passato. Il suo compito fu quello di portare il cristianesimo tra la gente d’Irlanda e si dice infatti che sia stato lui a svelare agli irlandesi pre-cristiani il mistero della trinità usando il trifoglio, oggi simbolo non ufficiale della nazione. In realtà questo evento non è menzionato in nessuno scritto, nonostante il religioso fosse un prolifico scrittore. Da una piccola piantina, shamrock, avrebbe avuto inizio il grande percorso di evangelizzazione del paese, poi proseguito da San Colombano.
Dai Simpson alla birra verde
Gli omaggi alla festività di San Patrizio si vedono in numerosi film e in serie tv come “I Simpson“, in cui tutti gli abitanti di Springfield si prestano ad una strana attività: quella di cacciare i serpenti sparsi in giro per la città durante la “festa delle mazzate”. L’usanza narrata nella strampalata città ideata da Matt Groening si rifà alla storia secondo la quale San Patrizio ebbe il merito di cacciare in mare tutti i serpenti dall’isola di smeraldo. È chiaro che si tratta di una semplice leggenda, perché scientificamente risulta che sull’isola non ci siano stati serpenti dall’ultima glaciazione. La creatura più simile è l’orbettino, avvistato però solo negli anni ’70 del ‘900, e che in realtà non è nemmeno un serpente. Si tratta di una lucertola che nel corso della sua evoluzione ha perso le zampe. In realtà l’opera di cristianizzazione dell’Irlanda affidata a San Patrizio da Papa Celestino I non fu affatto facile e durante il suo percorso dovette affrontare anche la forte presenza dei druidi, i sacerdoti celti che tra le altre cose per lungo tempo venerarono, guarda caso, il trifoglio. Con tutta probabilità la cacciata dei serpenti – da sempre simbolo del male nel linguaggio biblico – è una metafora per raccontare di come San Patrizio riuscì a far affermare la sua religione nonostante le difficoltà.
Ma perché il 17 marzo si beve tanta birra? La prima commemorazione a San Patrizio nota è stata a Boston nel 1737, quella in cui si diede origine ad una parata, anche se non in forma ufficiale, fu quella del 1762 voluta dall’immigrato protestante John Marshall. La prima parata ufficiale, sopravvissuta fino ai nostri giorni, è stata invece quella di New York nel 1766, che tradizionalmente parte dalla 5th Avenue. Ogni anno migliaia di persone si radunano per festeggiare, il giorno di San Patrizio è diventato commerciale più o meno intorno al 1995, quando il Governo irlandese decise di incentivare quest’attività popolare per promuovere la cultura del paese nel mondo. E la birra verde? Altro non è che birra chiara mescolata a blu Curaçao, il risultato è il colore-simbolo dell’Irlanda e anche la scelta del blu sembra essere azzeccata perché pare che originariamente il colore di San Patrizio non fosse il verde ma il St. Patrick’s Blue. Questo colore era utilizzato dall’Ordine di San Patrizio e infatti, nonostante il verde abbia avuto la meglio, il colore originario dell’Irlanda è stato il blu ed è rimasto insieme all’arpa dorata nello stemma presidenziale. Nonostante la popolarità di St. Paddy, inoltre, ci sono altri due santi patroni dell’isola: Santa Brigida di Kildare e San Columba di Iona. La birra va di pari passo con la festività perché è una delle produzioni per cui l’Irlanda è conosciuta in tutto il mondo, nei pub si beve intonando le drinking songs. Tra queste ce n’è una dedicata a un certo Charlie Mopps, “the man who invented beer”. In realtà anche questa è un’informazione scorretta, Charlie Mopps non è mai esistito e il suo nome è frutto del folklore e con tutta probabilità dell’unione di “barley” e “hops”, orzo e luppolo, gli ingredienti principali di questa preziosa bevanda, le sue prime versioni risalgono perfino a settemila anni fa, decisamente prima dell’avvento di San Patrizio.
“Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano”.
Benedizione del viaggiatore irlandese – San Patrizio
Foto di Federica Di Giovanni
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