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Feriae Augusti, quel giorno di agosto

Postato il 7 Agosto 2020 da Elide Messineo
Agosto è l’ottavo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano ed è anche uno dei mesi più desiderati in assoluto. Agosto significa ferie, vacanze e molti altri luoghi comuni: è il cuore dell’estate prima dell’arrivo di settembre, che inizia col rientro al lavoro e procede con un lento reinserimento nella vita quotidiana, via via i ritmi si fanno più veloci, mentre le giornate si accorciano senza che tu ci faccia troppo caso.

Da dove arriva Ferragosto?

Agosto prende il suo nome, augustus, dall’imperatore Augusto, al quale era dedicata un’altra giornata importante di questo mese. Feriae Augusti, il giorno di Ferragosto – che ai nostri giorni cade il 15 ma allora era l’1 -, era il giorno del riposo dell’imperatore ed era una festività voluta da lui stesso nel 18 d.C. Questo periodo permetteva di riposarsi dopo la lunga fatica dei lavori agricoli, la cui parte più sostanziale giungeva al termine proprio in questo periodo. Mentre oggi Ferragosto significa gite e scampagnate, che sia al mare o in montagna, all’epoca i romani organizzavano corse dei cavalli e parate. I romani, si sa, sono stati i precursori di buona parte delle festività che ancora oggi fanno parte della nostra cultura e tradizione. Il motivo principale è che sono state poi riprese dalla Chiesa, che le ha riadattate secondo i canoni cristiani, rendendole meno “scabrose”. Non è una coincidenza, infatti, che il giorno di Ferragosto oggi coincida con quello dell’Assunzione di Maria. La madre di Gesù, infatti, è l’unica persona oltre a Cristo a essere assunta materialmente in cielo, cioè nella carne e nello spirito. È quello che, secondo la religione cattolica, succederà a tutti gli uomini dopo il Giudizio universale: nel 1950 papa Pio XII la proclamò come dogma.

Si fanno gli auguri di Ferragosto?

In Italia la festività religiosa si celebra in molti modi, uno dei più popolari è la storica corsa del Palio di Siena in onore della Madonna Assunta del 16 agosto che, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, purtroppo quest’anno non si terrà. La Chiesa si portò dietro un’altra abitudine che i romani avevano sviluppato durante il periodo di Feriae Augusti, ovvero quella di porgere gli auguri ai padroni in cambio di una mancia. L’abitudine prese subito piede tra i lavoratori, che avevano l’occasione di riscuotere qualche soldo in più. Non solo durò nel corso del tempo, ma fu resa una festività cattolica a tutti gli effetti da papa Pio XII ed è anche il motivo per cui ancora oggi qualcuno ha mantenuto l’usanza di scambiarsi gli auguri di Ferragosto.

Il 15 agosto durante il fascismo

Le gite fuori porta, invece, sono un’abitudine più recente e che risale ai tempi del fascismo. Le famiglie italiane, anche le meno abbienti, avevano la possibilità di trascorrere tre giorni lontani da casa e vedere posti che normalmente, nel corso dell’anno, non avrebbero potuto vedere. Tra il 1931 e il 1931 furono attivi i Treni popolari, ribattezzati anche Treni di Ferragosto: sconti speciali e riduzioni permettevano spostamenti verso determinate località, anche a chi in generale non aveva abbastanza denaro per concedersi un viaggio con la famiglia. L’idea era quella di favorire il turismo di massa, anche se difficilmente era realizzabile per chi viveva in piccoli centri o nelle campagne, ed è per questo che gli sconti più convenienti si concentravano in particolare nel mese di agosto. Non essendo previsto alcun vitto, nacque da lì la consuetudine del pranzo al sacco che iniziò a cambiare solo dopo la Guerra. Negli anni del boom economico, più famiglie italiani potevano permettersi il lusso di consumare la carne e questo diede vita alle celebri grigliate, attorno alle quali si radunano ogni anno amici e parenti.



Mangia, prega, gioca

A seconda del posto d’Italia in cui ci si trova, si mangiano specialità diverse in occasione di Ferragosto. Una di queste, in particolar modo in Toscana, è il piccione, anche se si usava consumarlo di più una volta rispetto ai nostri giorni. Sempre in Toscana si preparano anche i biscotti di Mezz’agosto, nella vicina Umbria al piccione si preferisce il sugo di papera e al Sud, invece, si opta per qualcosa di più fresco (almeno a fine pasto): nel caldo siciliano di metà agosto si consuma il gelo di melone. Non lasciatevi confondere dal nome, il dessert è a base di anguria, che è il frutto-simbolo dell’estate e della voglia di spensieratezza che rende speciale il mese più caldo dell’anno.

In molti si chiedono se all’estero si festeggi allo stesso modo e la risposta è: dipende. In alcuni Paesi dove c’è una forte componente cattolica, sì, poiché strettamente legata all’Assunzione. L’Irlanda, dove quasi l’80% della popolazione è cattolico, paganesimo e religione sono strettamente legati. Il 15 agosto si celebra il Féile Mhuire ‘sa bhFomhar: in questo giorno pare che fare un bagno al mare abbia effetti particolarmente benefici, al punto che i lavoratori potevano richiedere il giorno libero per celebrare l’antica ricorrenza. Anche oltreoceano dipende dalla componente religiosa di ciascun Paese: tra i Paesi sudamericani si celebra in Cile, Costa Rica e Colombia. Se in Spagna ci sono I Misteri di Elx, in Canada c’è l’Acadian Day. Altre tipologie di feste, legate a tradizioni nazionali, religiose o particolari ricorrenze, cadono nel mese di agosto o a inizio settembre in molti Paesi, diventando anche in quel caso un’occasione per organizzare una gita, anche di pochi giorni, per concedersi un po’ di relax.

Ferragosto compare sia in letteratura che al cinema e se si pensa a quest’ultimo non si può fare a meno di pensare a “Il sorpasso” di Dino Risi. Da vedere e rivedere, il capolavoro del regista milanese ha come protagonisti Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant. È ambientato nel giorno di Ferragosto del 1962 e mostra una Roma deserta in cui i due protagonisti, Bruno e Mariano, si incontrano e decidono di viaggiare a bordo dell’iconica Lancia Aurelia B24 convertibile disegnata da Pininfarina, diretti verso il mare, lungo l’Aurelia che, mai come in quegli anni, rappresentava la via verso la vacanza.

P.S.: Nel caso in cui vogliate tentare la fortuna, la Smorfia napoletana assegna il numero 45 a Ferragosto.